Sabato 11 Giugno

La teoria dei piccoli passi premia sempre. L'ha imparato Matteo Busato che, a suon di piazzamenti, ha centrato nel mese di maggio il successo nella classifica finale del Giro del Friuli. Così, nello stesso modo, tappa dopo tappa, sta provando a portare a casa quello che potrebbe essere un bis semplicemente sensazionale: quinto sul traguardo della prima tappa, secondo oggi ma soprattutto sempre presente nelle azioni che si sono rivelate sin qui decisivo. E' così che il giovane classe 1987 di Resana (Tv) ha conquistato la vetta temporane della classifica generale del GiroBio andando ad indossare così la maglia rossa di leader.

Se i ragazzi di Rui e Faresin non sono ancora riusciti a sfatare il tabù del successo di tappa al GiroBio, possono comunque sorridere per aver conquistato le insegne di un primato che appare più solido del solo secondo che attualmente separa Busato da Daniele Cavasin, vincitore sul traguardo di Rodi Garganico: il gruppo con tutti i più quotati pretendenti al successo finale, infatti, è giunto sul traguardo con un ritardo di poco superiore ai due minuti, concedendo di fatto a Busato e ai suoi compagni d'avventura un tesoretto da poter spendere quando la strada inizierà a salire.

“Per ora non penso ad Asiago, manca ancora tanta strada” ha spiegato Busato che continua a mantenere i piedi ben saldi per terra “Sono felice per questa maglia, un po' meno per non aver ottenuto un successo di tappa che sarebbe stato molto importante e guardo a domani e ai 154 km che ci attendono. Giorno dopo giorno vedremo come andrà e valuteremo cosa fare anche perchè in squadra ho dei compagni di valore come Bongiorno, Agostini, Battaglin e Zanco che potranno certamente lottare con i migliori sulle salite più importanti del Giro.”